Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: materiali

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Il divenire della critica

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Dorfles, Gillo 41 occorrenze

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di raffinatezza della materia dovuta all’uso dei nuovi materiali plastici e metallici.

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originali e inventivi di questa epoca, e che, nella serie dei suoi dipinti bianchi, dove materiali insoliti erano impiegati, seppe realizzare a pieno un

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fieristico, legato spesso alla stessa natura dei materiali usati, c’è un settore assai ragguardevole di «quadri-oggetto» che costituiscono un’altra

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allora verrà a costruire forme più o meno semplici con l’impiego di materiali nuovi e attuali, compiacendosi nell’uso autentico o paradossale di tali

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plastiche che usano i materiali offerti dalla tecnologia attuale (alluminio, filo di ferro, lamiere verniciate a colori acrilici, acciaio inossidabile

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recenti, è che sempre più netta resulta la cesura tra scultura «tradizionale» (in materiali nobili, manualmente eseguita, come quella d’un Giacometti, d

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Ma esistono altri «parametri» nella scultura d’oggi oltre a quelli dei materiali nuovi (che, oltretutto, non sempre giovano agli artisti, come ad

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che sono a nostra disposizione in seguito agli sviluppi tecnologici verificatisi in tutti i campi. Da qui l’uso molto diffuso di materiali plastici

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tridimensionale di sagome nette e sinuose in materiali plastici o in lamiera - ha saputo trovare un’indubbia singolarità espressiva.

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rimandino ad altro e che siano il più delle volte realizzate in materiali nuovi, non memori di sapori informali o materici, e soprattutto - e questo è un

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» rispetto a esperienze più recenti e questo per una ragione essenziale: che i suoi dipinti, oggi non più scandalosi per l’impiego di materiali eterocliti

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tra i più sensazionali perché ottenuto con mezzi assai semplici e nello stesso tempo con materiali inediti, se usati in questa accezione.

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sottolineare l’incontro, oggi così clamoroso, tra elementi oggettuali creati da materiali tecnologici e una loro possibile «naturalizzazione».

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collezionista miliardario, per il loro essere, spesso, eseguite in materiali costosi (acciaio inossidabile), che esigono una lavorazione non artigianale

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committente d’eccezione; proprio per il suo essere eseguito con materiali spesso costosi (grossi spessori di acciaio inossidabile, lamiere di alluminio

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materiali plastici, combinatori elettrici, specchi e altri materiali di Schöffer e per quelle, pure basate sull’uso di plexiglas, apparecchiature

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«minimal art», ossia di quelle opere, in gran parte costruite su progettazione dell’artista di vaste dimensioni e sfruttanti per lo più i nuovi materiali

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più «quadri» e «statue», ma «azioni» e «situazioni» per dimostrare la possibilità di costruire attraverso materiali di scarto e spesso quanto mai

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i metodi più diversi e con i più diversi materiali: di plexiglas, di legno, di metallo verniciato, e di vetro, volumetrici e composti a mo’ di puzzle

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Di che si trattava in definitiva? D’un duplice tentativo in parte rivolto contro l’eccesso di utilizzazione di materiali tecnologici, di cui le

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Infatti lo squallore dei materiali (che ebbi già a paragonare altrove al wabì della poetica zen) può essere inteso, in parte, come autopunizione

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linguaggio impostato sull’impiego di nuovi materiali tecnologici e dove l’apporto del rigore progettuale si sposa con la presenza d’una fantasia

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Un altro giovane artista che ha rivolto la sua ricerca verso i nuovi materiali (perspex, plexiglas) e il loro impiego ambientale è Ugo La Pietra

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ricorrendo all’uso di materiali grezzi, «poveri», disprezzati o rifiutati.

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seguito a esperienze quanto mai ardite che vanno dall’uso di materiali poveri, a quello di azioni povere, sino alla costituzione di un’autentica attività

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meridionale: anche in lui l’elemento ludico, lo Spieltrieb, non viene mai a mancare tanto nelle composizioni singole - sia metalliche che in materiali

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sottrarsi agli abbagli della società consumistica (Pistoletto, Castellani); e insieme una coscienza dell’importanza dei nuovi materiali (La Pietra

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realizzati in sostanze plastiche, e altri materiali grezzi) che avrebbero segnato un momento decisivo per l’arte visuale italiana. L’incontro di

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torinese Merz, che ha lavorato molto con materiali come il gesso, la carta di giornale, il cemento, per passare poi a operazioni più complesse basate

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caso dell’architettura moderna, basata sul cemento armato, l’acciaio, il vetro, che offre resultati che sarebbero impensabili con i vecchi materiali come

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squisitezze tonali, di equilibri formali, sull’uso di materiali «nobili». Da un secondo lato: un giudizio svincolato dal gusto corrente per tutte le opere

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«povera», perché basata spesso su materiali rozzi, scarni, antiedonistici, ma in realtà sottoposti ad un’identica sete feticistica di tutti gli altri

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«divertissement» compiaciuto nel mescolare e impastare materiali eterocliti, sporcare le tele con inutili lambiccature cromatiche, creare la confusione e

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ricostruzione d’una realtà fenomenica, non più «finta», ma addirittura riprodotta, ricostruita con l’uso di materiali che si trovano in natura quasi

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» del postimpressionismo, del cubismo, della metafisica, che ha abbandonato il medium tradizionale, che ha cercato, attraverso nuovi materiali, di

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vedere per il deteriorarsi dei materiali che li compongono, per la «volgarità» degli stessi - io non penso che ciò costituisca una ragione di

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, questi brandelli di materiali di per sé rozzi ed effimeri). Ma, in realtà, quello che significa la pittura di Burri è la possibilità di far

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Se Burri, dunque, rappresenta quel genere d’arte creato per l’istante e basato su materiali già in sé derelitti, un altro genere di arte dell

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ieri e di ier l’altro; mentre pochissimo ci possono dire le conoscenze tecniche riguardo a materiali ormai il più delle volte desueti. Certo: questo

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’arte visuale, e come i nuovi media, i nuovi materiali espressivi, nulla o ben poco avessero da spartire coi vecchi e tradizionali.

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sembrarono rivoluzionari e blasfemi (soprattutto rispetto ai materiali e alle tecniche usate: e mi riferisco ai Rauschenberg, ai Johns, ai Lichtenstein

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